Indici sintetici affidabilità | ISA | Concordato preventivo biennale

Pesaro, 12 luglio 2024

CIRCOLARE n. 16/2024

 

 

Indici sintetici affidabilità | ISA | Concordato preventivo biennale

 

Il Concordato Preventivo Biennale ( CPB)

 

 rappresenta un’opportunità da valutare caso per caso in base all’inerenza e alla specificità dell’ISA applicato nella serie storica, alla luce di una valutazione prospettica aziendale.

Il 25.05.2024 è stata pubblicata la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E in materia di ISA. Vengono illustrate le principali novità correlate alla metodologia di elaborazione e aggiornamento degli ISA ed esplicitati gli interventi straordinari sugli stessi in vigore per il 2023, oltre alla consueta revisione biennale. Documento di ancora maggior interesse, vista l’importanza dei risultati presi a base per la proposta di concordato preventivo biennale.

Tra gli interventi straordinari vengono segnalati correttivi previsti per il solo anno 2023, al fine di tenere conto delle ricadute correlate al nuovo scenario economico associato anche alle tensioni geopolitiche, ai prezzi dell’energia, degli alimentari e all’andamento dei tassi di interesse, attraverso l’individuazione di una metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli ISA.

 

In questi giorni pare si siano create opposte scuole di pensiero a favore o contro il concordato preventivo. L’approccio, per la valutazione del CPB  deve partire dal risultato dell’ISA 2023, dalla sua attendibilità per passare poi all’approfondimento della realtà prospettica aziendale della quale l’impresa che decide di aderire deve avere ragionevole certezza e della quale gli organi amministrativi devono dare poi conto sulla base delle scelte effettuate.

 

In merito al CPB va considerata l’alea sul futuro che il periodo storico che viviamo ci prospetta.

“I benefici fiscali di questo nuovo strumento possono essere molto importanti, soprattutto

 

 

per tutte quelle imprese che nella predisposizione dei loro budget hanno delle previsioni di crescita e negli anni passati hanno avuto una buona storia come contribuenti. Così come, è altrettanto evidente che, se l’impresa non fa i conti e “naviga a vista”, non potrà fare nessuna valutazione del patto di tassazione che il Fisco le propone”.

Le opportunità positive potenziali oggettivamente esistono a determinate condizioni. A questo punto, dopo una valutazione preliminare non resta che attendere le modifiche ulteriori alla normativa: vedremo poi cosa verrà proposto ai contribuenti forfetari per i quali l’orizzonte temporale aleatorio si ridurrà a solo pochi mesi del 2024. Per questi contribuenti l’appetibilità dello strumento è sicuramente maggiore proprio alla luce di una maggior certezza dell’esito fiscale dell’anno. Per gli altri, si tratta di strategia e pianificazione su dati ben stimati: per imprese con visibilità al massimo di 6 mesi, già è complessa la valutazione degli adeguati assetti. Certamente presuppone a base una contabilità attenta, puntuale e una precisa compilazione dei dati degli ISA. Un ISA maldestramente compilato porterà sicuramente a un CPB non veritiero e al rischio, in caso di controlli, di un disconoscimento dello stesso in riferimento alle cause di decadenza già previste.

Un CPB ben fatto richiede tempo e lavoro, sicuramente non da affrontare a cuor leggero. Pertanto, è un lavoro professionale in collaborazione con l’impresa, alla quale spetta la scelta finale. Sono quindi da evitare prese di posizioni aprioristiche pro o contro l’istituto.

Al contribuente la libertà di valutare quella che tutto sommato è un’opportunità e non un obbligo.