IL CRUSCOTTO DI CONTROLLO AZIENDALE
La soluzione Giampaoli & Partners Consulting
Il Cruscotto di Controllo Aziendale è una rielaborazione della classica Balanced Scorecard, ideata nel 1992 dai professori Robert Kaplan e David Norton dell’Università di Harward, pensata su misura per la Piccola e Media Impresa.
Il Cruscotto è un servizio esclusivo capace di misurare la continuità aziendale e far rispettare le nuove disposizioni del codice della crisi e dell’insolvenza.
L’adozione del Cruscotto è diventata un’esigenza imprescindibile per il rispetto del nuovo art. 2086 2° comma che impone all’imprenditore di misurare la continuità aziendale (going concern) e prescrive all’imprenditore di dotarsi di una adeguata struttura “organizzativa, amministrativa e contabile”.
QUANDO L’OBBLIGO DI LEGGE DIVENTA OPPORTUNITÀ DI CRESCITA ED EVOLUZIONE AZIENDALE
NUOVO ART. 2086 C.C.
SENTENZA TRIBUNALE DI MILANO DEL 19/10/2019
Il tribunale di Milano condanna per “Mala Gestio” gli amministratori di SRL che non hanno dotato l’azienda di un adeguato assetto organizzativo, amministrativi e contabile.
La Balanced Scorecard di Kaplan e Norton (il Cruscotto di Controllo è una balanced scorecard) è l’unico strumento validato scientificamente capace di rispettare l’art. 2086 secondo comma.
Con la presente è nostra intenzione renderla edotta sull’enorme modifica che è stata apportata alla responsabilità degli amministratori con l’introduzione del sesto comma dell’art. 2476 del codice civile.
Dal 16 Marzo 2019 tutti gli amministratori sono responsabili delle obbligazioni sociali (cioè di tutti i debiti della società verso dipendenti, Stato, banche e fornitori) nel caso in cui l’azienda sia stata gestita senza un adeguato sistema di controllo.
Prima di passare alla trattazione specifica del problema, le anticipiamo subito che Giampaoli & Partners Consulting ha elaborato già una soluzione che, se adottata, impedisce l’applicazione del 2476 sesto comma, perché si riesce a dotare l’azienda di un adeguato assetto amministrativo e contabile ai fini dell’individuazione degli indizi di crisi e del monitoraggio della continuità aziendale, esattamente come richiesto dalle nuove disposizioni normative già in vigore (art. 2476 sesto comma e art. 2086 secondo comma).
Si tratta del cruscotto di controllo, il primo ed unico software cloud basato sulla Balanced Scorecard di Kaplan e Norton, rispondente alle disposizioni degli art. 2476 sesto comma e art. 2086 secondo comma e quindi capace di limitare la responsabilità degli amministratori.
L’ARTICOLO 2086 SECONDO COMMA DEL CODICE CIVILE: IL CUORE DELLA RIFORMA DELLA GESTIONE DELLA CRISI D’IMPRESA, GIÀ IN VIGORE DAL 16 MARZO 2019.
Finalmente il legislatore ha dato avvio ad un riforma che impone all’imprenditore di guidare la sua impresa con “adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili”, di modo che ogni impresa non possa più essere gestita senza controllo, simile a un’auto che si muove per le strade senza aver prima superato la necessaria revisione, e quindi col rischio continuo di danni ai suoi passeggeri e la necessità che l’imprenditore abbia una patente di guida che dimostri di saper gestire l’azienda e non solo.
E questi “adeguati assetti” servono ai fini “della rilevazione tempestiva della crisi e della perdita della continuità aziendale”.
In altre parole, l’azienda deve essere controllata, o meglio misurata, in modo da poter rilevare subito i segnali di crisi impedendo la perdita della continuità aziendale, dove per continuità s’intende il concetto anglosassone di going concern, ossia la capacità di compiere ogni giorno delle azioni che garantiscano alla propria azienda un futuro migliore.
Pertanto, quando si compiono azioni che non migliorano il futuro dell’azienda si sta perdendo la continuità aziendale.
Facciamo alcuni esempi in cui, pur in presenza di un solido equilibrio finanziario ed economico, rilevato dagli strumenti del controllo quantitativo, l’azienda presenta, tuttavia, una perdita di continuità aziendale attraverso il riscontro di FONDATI INDIZI DI CRISI che un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, dovrebbe intercettare per lasciare indenni gli amministratori da qualsiasi responsabilità:
- Clima aziendale ostile e non collaborativo;
- Liti fra soci o fra amministratori che, di fatto, impediscono all’azienda di operare correttamente;
- Feedback negativi relativi alla soddisfazione dei clienti;
- Scarsa innovazione;
- Scarsa attività di formazione;
- Perdita di quote di mercato;
- Fatturato costituito in gran parte dalla vendita di prodotti e servizi in fase di decadimento. Etc..
Sono tutte situazioni che condurranno alla creazione di inefficienze le quali eroderanno il reddito operativo e la liquidità. Questo farà salire l’indebitamento che provocherà un aumento degli oneri finanziari che, in caso di mancato ripristino della redditività operativa, porteranno alla formazione di perdite di esercizio.
L’eventuale continuazione di formazione di perdite porterà l’azienda al deficit patrimoniale (passivo maggiore dell’attivo) e di conseguenza all’insolvenza e al default.
Nota bene, la normativa parla di RILEVAZIONE TEMPESTIVA. Tempestiva, non a distanza di mesi come succede con i bilanci.
Il bilancio da solo non basta a far controllare l’impresa.
Ed è qui che subentra la Balanced Scorecard con i suoi KPI, cioè con i suoi obiettivi da raggiungere ogni giorno per garantire quelle azioni (going concern) che agiscono in primis, ma non solo, proprio su innovazione, formazione e clima aziendale, ossia quelle famose tre medicine per prevenire TEMPESTIVAMENTE la crisi, proprio in accordo con lo spirito della norma.
A riguardo importanti sono state le sentenze del Tribunale di Milano e Roma a dispetto di tutti coloro che hanno inteso non curarsi della nuova normativa
Ma allora possiamo dire che l’articolo 2086 secondo comma, unito per altro al 2476 sesto comma anch’esso entrato in vigore il 16 marzo 2019 sulle responsabilità degli amministratori per i mancati assetti, trova nella Balanced Scorecard il suo ideale strumento di realizzazione, strumento che deve essere associato a concreti interventi di consulenza e formazione a cura di soggetti con esperienza nella gestione aziendale e nella gestione delle risorse umane.
Gli articoli pubblicati dal Sole 24 Ore sullo strumento della Balanced Scorecard come adeguato al rispetto della normativa imposta dal 2086 c.c. e quindi per tutelare gli amministratori.
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