Pesaro, 12 agosto 2020

                                                                                          CIRCOLARE n. 28/2020

RIDOTTO DALL’1.7.2020 A € 2.000 IL LIMITE PER I PAGAMENTI IN CONTANTE

Riferimenti Normativi:

  • Artt. 1 cc. 679 e 680 Legge di Bilancio 2020

Tracciabilità dei pagamenti 2020 ai fini della detrazione del 19%

Paypall e Satispay vanno bene per garantire la tracciabilità dei pagamenti ai fini della detrazione IRPEF del 19%, mentre il circuito commerciale di compensazione non viene accettato.

Dal 1.01.2020 possono fruire della detrazione IRPEF del 19% di cui all’art. 15 del Tuir o altre disposizioni normative, soltanto coloro che abbiano sostenuto o sostengano l’onere con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’art.23 del D.Lgs 241/97.
Fanno eccezione le spese per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture sanitarie pubbliche o accreditate SSN.
Queste le disposizioni che operano appunto dallo scorso 1.01.2020 disposte dalla legge di Bilancio 2020, art. 1, cc. 679 e 680.
In nulla di fatto è sfociato l’emendamento al Milleproroghe che avrebbe provato a differire la data di entrata in vigore di queste disposizioni al 1.04.2020, piuttosto che dal 1.01, rispettando quindi i principi dello Statuto del contribuente che difende la non immediata applicabilità di nuove disposizioni al fine di consentire il lasso di tempo necessario per rendere edotti tutti i contribuenti delle novità.

Pertanto, per tutto il corso dell’anno 2020, i contribuenti che vogliano detrarsi le spese che permettono di beneficiare appunto della detrazione fiscale del 19% sopra citata devono effettuare il pagamento con mezzi diversi dai contanti. Il c. 679 fa riferimento anche ad altri sistemi di pagamento di cui all’art. 23 del D.Lgs 241/97, ossia si intende: carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e altri sistemi di pagamento.
Con riferimento a quest’ultima apertura, ossia “altri sistemi di pagamento” l’Agenzia è recentemente uscita con due risposte agli interpelli: la 180 dell’11.06.2020 e la 230 del 29.07.2020.
Nel primo caso l’istante propone quale mezzo di pagamento alternativo un circuito commerciale creato dalla società XYZ SPA che prevede per gli utenti di acquistare e vendere senza l’utilizzo del denaro contante, mediante un sistema di compensazione tra debiti e crediti degli iscritti. L’Agenzia fornisce parere negativo: il circuito di credito commerciale non utilizza nessuno dei sistemi di pagamento di cui all’art. 23 suddetto, né può essere considerato un altro sistema di pagamento che garantisce la tracciabilità e l’identificazione del suo autore al fine di permettere i controlli efficaci da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Invece nel secondo caso, ossia la risposta 230, viene fornito parere positivo. L’istante chiede se i mezzi di pagamento alternativi (quali per esempio Paypall o Satispay) possano essere considerati validi per la detrazione del 19%. L’Agenzia risponde positivamente giustificando che questi mezzi sono applicazioni di pagamento via smartphone che tramite l’inserimento dell’Iban e numero di cellulare permettono di effettuare transazioni di denaro senza carta di credito, debito e senza necessità di un ulteriore dispositivo, se non appunto il cellulare. Siccome l’account è legato ad uno specifico utente e uno specifico cellulare il rapporto è univoco così è possibile garantire che il pagamento sia effettuato dal titolare del conto corrente.
Deve quindi essere sempre possibile esibire il documento fiscale che attesti l’onere sostenuto, l’estratto conto o la copia delle ricevute dei pagamenti.

Lo “Studio Giampaoli & Partners Consulting” rimane a Vostra completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento.